Nel cuore del Trecento, tra le mura di pietra del Castello di Montebello, nacque una bambina diversa dalle altre.

Si chiamava Gwendalina Malatesta, figlia di feudatari, e i suoi capelli erano bianchi come neve, la pelle diafana come luna velata. Era albina, e per celare quella diversità che destava sguardi e superstizioni, la madre le faceva tingere i capelli con riflessi azzurri. Così nacque il nome con cui la storia l’avrebbe ricordata: Azzurrina.

La bambina crebbe in un mondo di silenzi e stanze fredde, prigioniera di una condizione che la rendeva fragile e insieme misteriosa.

Si racconta che un giorno d’estate, durante un temporale, Azzurrina inseguì la sua palla che rotolava via, scivolando lungo le scale che conducevano nelle segrete. Le guardie la udirono ridere, poi un tonfo… e infine, solo il fragore della pioggia.
Di lei non si seppe più nulla. Nessun corpo, nessun grido, soltanto assenza.

Da allora, la leggenda narra che ogni solstizio d’estate, nelle stanze del castello, un’eco flebile si leva nell’aria: è la voce di una bambina che gioca ancora, che chiama la sua palla, che cerca una Custode capace di riconoscerla.

Oggi, Azzurrina giunge fino a te, accoglila con dolcezza: non è più il pianto a condurla, ma la memoria della sua anima, il suo dolce e innocente sorriso che attende soltanto di essere riconosciuto...

Realizzata a mano; volto e arti in porcellana, corpo imbottito. Fattura ispirata alle bambole antiche, vintage. Bambola artistica, da Collezione, pezzo unico. 

​La sua Custode riceverà anche il Certificato di Autenticità e la Memoria dell'Anima, e più precisamente il sigillo ufficiale e la storia che custodisce la sua Essenza.​

Altezza 40 cm circa. (con piedistallo in metallo).

Azzurrina non è un giocattolo ma una Bambola Unica da esposizione, per adulti. E' stata creata con estrema cura e amore. E se ora sei qui, molto probabilmente ti ha già scelto.